sabato 12 marzo 2011

LA COPPIA VACIS-BINASCO NON VINCE LE CROCIATE

"Una dolorosa notizia" giunge dal Teatro Franco Parenti: la coppia di campioni teatrali Vacis-Binasco non vince la sfida con Lessing.
Binasco, dopo essere riuscito a stappare un'espressione persino a Riccardo Scamarcio, dimostrando di saper dirigere gli attori con maestria, in Crociate si fa guidare da Vacis, emblema del teatro di narrazione. Lo spettacolo è liberamente ispirato a Nathan il saggio, poema drammatico composto da Lessing nel 1779: manifesto della tolleranza religiosa, dell'uguaglianza tra le religioni, della convivenza tra popoli, la vicenda si svolge nella Gerusalemme musulmana del Saladino, ha come protagonista l'ebreo Nathan e sua figlia adottiva, nata cristiana ma allevata come ebrea, della quale si innamora un giovane templare.
Della ricchezza delle vicende narrate in Nathan se ne dà un'esposizione didascalica e molto semplificata: operazione necessaria, data la mole dei cinque atti prodotti da Lessing, ma soggetta al rischio di risultare superficiale, dato che il dichiarato intento divulgatorio necessita di un linguaggio accessibile a tutti.
Dell'immenso testo di Lessing viene mantenuto, quasi letteralmente, il racconto dei tre anelli, punto focale del tessuto etico-filosofico del dramma: il Saladino chiede al saggio Nathan di dirgli quale delle tre religioni monoteiste sia la migliore, e questi risponde raccontando la parabola del padre che lascia in eredità ai figli tre anelli perfettamente identici, tanto da non riuscire a distinguere quale fosse l'originale.
La riscrittura drammaturgica di Vacis non approfondisce i significati filosofici del poema, ma segue piuttosto la linea narrativa di fatti intrecciati in maniera avvincente, in un crescendo di agnizioni fino al ricongiungimento finale.
Nella scrittura del regista trovano spazio, prima di entrare nel vivo del poema di Lessing, il poema del tempo di Qohelet, la cui potenza lapidaria è capace di creare suggestioni mediorientali, la Gerusalemme liberata del Tasso e l'arabesco indecifrabile di Elsa Morante, tratto dal poema Il mondo salvato dai ragazzini, di cui Vacis condivide la forma che mescola significati filosofici e realtà quotidiana. Nello spettacolo, infatti, si familiarizza (o, almeno, questo si dovrebbe fare) con il personaggio di Bottazzi, compagno di scuola del protagonista-narratore e - in quanto ragazzino dall'intelligenza fine - balbuziente (scelta forse un po' troppo consenziente a una stereotipizzazione dei personaggi che li astrae dalla concretezza cui questi personaggi sono chiamati) e protagonista dell'amara conclusione.
Lo spettacolo ha una scena iniziale molto evocativa e suggestiva, in cui videoproiezione e attore interagiscono creando una scenografia interattiva efficace. Le luci calde e dorate, per cui si è studiato un elegante gioco di riverberi che rendono la scena dinamica e avvolgente, e l'utilizzo del telo bianco rivestito di funzioni diverse (muro, soffitto, velo, quinta) facevano sperare in una regia fantasiosa. Invece lo spettacolo si appiattisce nei modi del teatro di narrazione, staticamente inchiodato all'avanscena e devoto alla povertà di oggetti scenici.
Binasco non ha convinto con la sua interpretazione colloquiale, con la dizione imprecisa e "sporca", con la mancanza di ritmo: non è riuscito a utilizzare la musica (capace, lei sì, di creare immagini da offrire alla fantasia del pubblico) per modulare il ritmo delle parole.
Il sospetto è che non si riesca a sfruttare l'enorme ricchezza di un testo, quello di Lessing, che molto ha da dire per l'attualità degli assunti etici e filosofici, e che invece rimane fermo in una dimensione che non riguarda il contemporaneo. Che il regista, poi, non abdichi alla propria missione autoriale e non si sottragga al dovere di offire al pubblico un'interpretazione del presente e non una messiscena "di servizio"!
Aspettiamo di assistere all'interpretazione che darà di Nathan il saggio (questa volta in forma quasi integrale) Carmelo Rifici nella nuova produzione del Piccolo Teatro, che debutterà martedì 15 marzo al Teatro Grassi di via Rovello.
visto al Teatro Franco Parenti il 2.III.2011
CROCIATE
Liberamente ispirato a Nathan il saggio
di Ephraim Gotthold Lessing
adattamento, riduzione e regia di Gabriele Vacis
con Valerio Binasco

Nessun commento:

Posta un commento